|
|
La Chiesa risale alla metà del XIII sec. e presenta una facciata a coronamento orizzontale, la cui parte centrale è rialzata rispetto a quelle laterali. Lo pseudo-protiro che adorna il portale è l'elemento più evidente della facciata e presenta due arcate cieche divise da due colonne addossate alla parete. Di ispirazione pugliese, il protiro è molto schiacciato, quasi fosse non più che un altorilievo; all'interno del protiro è presente una lunetta suddivisa in due sezioni: la prima raffigura il Cristo Redentore benedicente "alla greca", l'altra è a sua volta divisa in otto figure trapezoidali che circondano i simboli dei quattro evangelisti e su ognuno dei quali vi è un Dottore della Chiesa d'Oriente e Occidente contrapposti a due a due. Particolare è la mano rappresentata sulle teste di tali dottori a rappresentare l'Onnipotente.
L'interno della chiesa, come lascia intuire la stessa facciata, è diviso in tre navate da file di colonne prive di base e con capitelli geometrici unite tra loro da archi a tutto sesto.
Da notare è la presenza, in un edificio che rispecchia nella sua quasi totalità i canoni dell'arte romanica, di due portali gotici e di elementi appartenenti a differenti epoche, se non addirittura ad altri edifici. Tale "contaminazione" è dovuta molto probabilmente a lavori di restauro avvenuti in differenti periodi storici.
|
|
(Questo articolo è rilasciato sotto i termini della
GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto dalla voce di
Wikipedia: "Campobasso". ) |
|
|